160.000 euro di contributi per la sicurezza delle strade. A tanto ammonta la cifra che la convenzione di Polizia Locale guidata da San Martino in Strada assieme a Ossago, Cavenago, Mairago e Livraga è riuscita ad ottenere partecipando a un bando di Regione Lombardia per la “assegnazione di cofinanziamenti per la realizzazione di progetti in materia di sicurezza urbana”. Soldi che le Amministrazioni stanno impiegando e impiegheranno per rendere il territorio più sicuro, meglio video sorvegliato e anche per dotare la Polizia Locale di strumentazioni efficienti e all’avanguardia. «Un grande lavoro del nostro comandante Natale Palmisano - il commento del sindaco Andrea Torza -. L’iter è stato lungo e difficoltoso, ma alla fine ce l’abbiamo fatta».
IL BANDO DEL 2016. Facciamo un passo indietro. Il bando infatti risale al 2016, quando dopo una fase di progettazione e scrittura vennero presentati due diversi progetti: il primo, denominato “Smart security link” da 128mila euro, che prevedeva l’implementazione e potenziamento del sistema di videosorveglianza dei comuni e il secondo, denominato “Strada Sicura” da 110mila euro, che prevedeva l’acquisto di dotazione tecnico strumentali specifiche per la Polizia Locale, l’incremento del parco auto e altri beni accessori. Il bando prevedeva il finanziamento da parte della Regione all’80 per cento, con il restante 20 a carico delle Amministrazioni.
IL RICORSO. Inizialmente i progetti vennero ammessi ma non rientravano nella graduatoria di quellli finanziati: «Il comandante si accorse subito che non ci erano stati assegnati dei punteggi che avrebbero permesso di rientrare tra i progetti finanziabili. E’ iniziato un dialogo con la Regione, abbiamo fatto ricorso al Tar per sospendere il bando ma siamo stati rinviati alla procedura ordinaria che nell’agosto del 2018 ha pubblicato la sentenza con la quale riconosceva la validità delle nostre ragioni obbligando la Regione a erogare il contributo. Tra l’altro nel 2016 l’allora giunta Marini aveva ritenuto di impiegare comunque quel 20 per cento di nostra competenza per coprire le parti del progetto ritenute indispensabili (acquisto di due autovetture e implementazione di parte del sistema di video sorveglianza, nda), quindi ora non dovranno essere impiegate altre risorse».
COME UTILIZZARE I SOLDI IN ARRIVO? Per quanto riguarda il progetto “Smart Security Link” verrà implementata la dotazione del sistema di video sorveglianza con telecamere nuove e moderne, inoltre verrà aggiornata tutta la strumentazione esistente (circa 60 telecamere). Ma non solo, verrà realizzato un collegamento diretto con la centrale operativa delle Forze dell’Ordine e verrà realizzata una sala operativa per la nostra Polizia Locale. «L’importanza della nostra infrastruttura è incredibilmente rilevante. Spesso Carabinieri e Polizia si servono dei nostri filmati per risolvere casi di una certa importanza. E non si contano quelli risolti in autonomia». Per quanto riguarda il progetto “Strada Sicura” la Polizia Locale sta procedendo all’acquisto di un telelaser TruCam HD di ultima generazione, un etilometro Saf’ir Evolution, alla strumentazione per gli uffici come tablet operativi, macchine fotografiche, torce, stampanti, inverter per gli automezzi, hardware, un videoproiettore per lezioni specifiche di prevenzione e anche l’acquisto di velobox, ovvero le colonnine arancioni fisse per il rilevamento della velocità: «Chiederemo alla Provincia di Lodi di poterle installare sulle provinciali che circondano San Martino, in prossimità degli attraversamenti pedonali, per continuare il progetto iniziato con la messa in sicurezza degli incroci sulla SP186 e sulla SP107». Due invece sono previste in paese, una in prossimità degli attraversamenti pedonali del cimitero e degli orti sociali e una in posa proprio in queste ore in via Papa Giovanni II: «Sappiamo che le colonnine arancioni risultano “antipatiche”, ma il loro unico scopo è quello di rendere le nostre strade più sicure possibili. La recente storia di San Martino dovrebbe insegnare che la prudenza, l’attenzione e la cautela non sono mai troppe. E’ una responsabilità che ci siamo sentiti di assumere, a costo di risultare impopolari. Le colonnine sono un deterrente indiscutibile, anche se non conterranno un autovelox fisso ma rileveranno la velocità dei mezzi solo quando ci sarà una pattuglia sul posto. Questo perché il nostro scopo primario non è quello di fare cassa, ma prevenire possibili incidenti dettati dall’alta velocità o dalla distrazione. E tra l’altro al comune non sono costate un centesimo».
Tutti i lavori dovranno essere portati a conclusione entro il 30 settembre del 2019 dopodiché, a fronte della presentazione del rendiconto delle spese, Regione Lombardia erogherà i 160mila euro di contributo.