Si è chiusa oggi la campagna di distribuzione delle mascherine gratuite a ciascun abitante di San Martino in Strada. Quasi 4.000 mascherine chirurgiche imbustate una ad una e sigillate termicamente, distribuite ad ogni abitante a domicilio. «Confesso di essermi trovato in imbarazzo in questi giorni - spiega il sindaco Andrea Torza -. Perché sui social e per telefono la gente continuava a ringraziare me per aver trovato le mascherine nella cassetta della posta, ma la verità è che io in questi giorni mi sono occupato di altro perché il lavoro in comune deve andare avanti anche su altri fronti. Io in questo caso ho dato solo il via all’acquisto, mentre a tutto il resto hanno pensato i miei colleghi amministratori e i tanti volontari che si sono resi disponibili. Magari dall’esterno non sembra, ma dietro a operazioni come questa ci sono ore e ore di lavoro dei nostri ragazzi». Le operazioni sono partite martedì e si sono concluse stamattina, con la consegna nelle cascine e ai commercianti: «Grazie alla collaborazione dell’Ufficio Anagrafe - spiega l’assessore Aldo Negri che ha coordinato le operazioni -, abbiamo creato un elenco di tutti i capo famiglia suddivisi per via di residenza, ciascuno con il relativo numero di componenti del nucleo famigliare. Questo ci ha consentito di preparare il quantitativo esatto di mascherine da destinare ad ogni via corredato da un elenco puntuale dei civici da affidare ai volontari per la distribuzione, così da avere una guida il più precisa possibile nelle operazioni di consegna. La sala consigliare è diventata una vera e propria centrale operativa con turni al massimo di quattro persone contemporaneamente: prima per l’imbustamento e la sigillatura a caldo, poi per la logistica e infine per la distribuzione». Se sarà necessario in futuro, il comune si attiverà per un’altra fornitura alla cittadinanza: «Valuteremo bene l’evolversi della situazione - chiude Torza -, ma se sarà necessario non ci tireremo indietro. Il mio grazie di cuore va a tutti gli assessori e consiglieri, e poi a Davide, Angelo, Giovanni, Luca, Gi, Sara, Monica, Cristian e Beppe, che in questi giorni hanno davvero fatto un grande lavoro».