25 aprile

Celebrazioni per il 78esimo anniversario della liberazione

Data di pubblicazione:
25 Aprile 2023
25 aprile

Cari Sanmartinesi, il 25 aprile del 1945 rappresenta il giorno in cui i grandi valori come la libertà, la democrazia e l’uguaglianza trionfarono contro i regimi fascisti e costituirono di fatto il punto di partenza del nostro sistema democratico, della Costituzione della Repubblica, della volontà di far prevalere il bene contro la violenza.

Se ci guardiamo attorno però ci sono ancora in corso conflitti sanguinosi che testimoniano come la violenza e il terrore siano sempre una facile tentazione per affermare la propria supremazia sui più deboli.

La guerra tra Russia e Ucraina, ormai tristemente nota, che è tornata a insanguinare l’Europa vent’anni dopo il conflitto Jugoslavo ne è un chiaro esempio.

Dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina, il 24 febbraio 2022, secondo le ultime stime sarebbero circa 20.000 i civili uccisi tra cui molte donne e bambini. Sul fronte militare invece i dati riportano numeri che fanno venire i brividi: i soldati morti in battaglia sarebbero circa 65.000 e quasi 300.000 i feriti.

Ma questo è purtroppo solo un esempio dello scempio che anche in altre molte parti del mondo si consuma ogni giorno.

Afghanistan, Siria, Yemen, Nigeria, Sudan, Etiopia...sono solo alcune delle 59 guerre in atto mentre noi ci raccogliamo oggi per celebrare la nostra democrazia.

Tutto questo porta ad un incalcolabile numero di morti, di feriti, di povera gente che scappa in cerca di pace. Molti sono bambini rimasti soli. Bambini come quelli che vengono caricati ogni giorno su imbarcazioni di fortuna e che ormai quotidianamente annegano nei nostri mari in cerca di serenità, in cerca di un’infanzia felice come quella dei nostri figli. Bambini che non hanno bisogno di decreti che ne impediscano il salvataggio in mare, ma che avrebbero bisogno di tutta la nostra solidarietà e comprensione.

Prima di giudicare: avete mai fatto l’esercizio di mettervi nei panni di quei padri e quelle madri che si affidano al mare assieme ai loro figli, per sfuggire a un presente atroce? Avete mai provato a pensare a quanta disperazione ci voglia per fare una scelta del genere? Avete mai pensato a quanta sofferenza questa gente porta e porterà nel cuore?

Non si può restare indifferenti riguardo ai tragici rapporti dell’ONU, che riportano come sia stato calcolato che il 76% delle famiglie non sono in grado di assicurare il fabbisogno di base ai propri figli.

Riflettiamo insieme cari sanmartinesi, c’è qualcosa da celebrare in una giornata come quella di oggi, davanti ai dati che vi ho elencato?

È difficile lo so, ma dobbiamo ricordarlo per gratitudine verso chi ha lottato e sacrificato la propria vita per la nostra libertà e la democrazia; abbiamo il dovere di ricordarli sempre, e ribadire con forza che grazie al loro sacrificio sul suolo italiano non vi sono più stati conflitti.

Il secondo conflitto mondiale fu, purtroppo anche fratricida, con la resistenza dei partigiani e degli alleati contro i fascisti e i nazisti.

La giornata della liberazione che celebriamo avvenne perché vi fu il sostegno di gran parte della popolazione italiana, che dopo un ventennio di dittatura e occupazione straniera era desiderosa di riprendersi la propria libertà e consegnare alle generazioni future uno stato democratico.

Ma oggi è così? In questo momento quanti sono i conflitti in corso che hanno realmente il sostegno delle popolazioni coinvolte? Forse il solo popolo ucraino sta gridando al resto del mondo che vale la pena combattere per la propria libertà e respingere un’invasione. Molte altre guerre sono semplicemente dettate dall’egoismo di pochi che provano ad imporre i propri interessi a discapito della sofferenza di molti.
Spesso ci domandiamo: “cosa possiamo fare noi di fronte agli scenari attuali di guerra?” 
Prima di tutto dobbiamo gridare sempre a voce alta il nostro NO a tutte le guerre.

Non dimenticare mai l’immane sacrificio di tanti nostri connazionali nel secolo scorso. Dobbiamo dare sostegno e partecipare se possibile alla politica buona, quella che cerca di evitare e mettere fine alle guerre attraverso il dialogo e il confronto, quella che con responsabilità cerca di non iniziarne di nuove.

E poi, per quanto ci è possibile, dobbiamo essere sempre accoglienti nei confronti di coloro che fuggono. Come cerchiamo di fare qui ormai da anni, nel 1991 per la precisione con i primi profughi albanesi e proseguendo poi in seguito, ospitando a San Martino chi scappa dalle guerre. In collaborazione con gli enti governativi ma anche con la Parrocchia e con la Caritas che ringrazio per gli sforzi che anche negli ultimi mesi hanno profuso per ospitare i profughi afgani.

Dobbiamo assolutamente sforzarci di perseguire l’integrazione e il rispetto dell’altro diverso da noi, perché anche i sentimenti di odio che spesso vediamo qui nelle nostre piccole comunità, sui social network e sui media nazionali non fanno altro che intensificare i conflitti e dividere le persone.

I nostri figli, i nostri giovani sono il futuro. Troppo spesso vengono indicati come uno dei mali della società. Ricordiamoci come in quegli anni di guerra i giovani di allora anche a costo della vita, hanno dato un contributo fondamentale per ottenere la democrazia di cui tutti noi oggi godiamo

Il nostro dovere oggi è quello di spiegare loro la nostra storia, facendo in modo che possano avere memoria di ciò che è stato comprendendo e difendendo i giusti valori per avere una democrazia sempre migliore evitando che cadano negli stessi errori fatti dalle precedenti generazioni. Imponiamoci di essere per loro un esempio di onestà, coerenza, altruismo e solidarietà.

La Pace come valore assoluto non può essere considerato un fatto eccezionale ma deve essere la normalità, il nostro modo di vivere il quotidiano, non deve essere una semplice bandiera colorata da esporre alle finestre ma il punto di riferimento nel relazionarci con tutti partendo dalla famiglia, a scuola, in parrocchia e ogni giorno nella nostra comunità.
E’ necessario uno sforzo ogni giorno che abbiamo il dovere di fare tutti se vogliamo che le nuove generazioni vivano in un mondo migliore.

A nome dell’Amministrazione Comunale ringrazio ancora tutti voi per la presenza quest’oggi, buon 25 aprile a voi e ai vostri cari.


Onore ai caduti!


Viva la Resistenza!


Viva l’Italia! 

Ultimo aggiornamento

Martedi 25 Aprile 2023